Legal Lexikon

Neolaureati nello Studio Legale di Grandi Dimensioni

Neolaureati nella grande società di avvocati

Definizione e distinzione dei termini

Per neolaureati nella grande società di avvocati si intendono i laureati in giurisprudenza che, dopo aver superato il secondo esame di Stato, vengono assunti per la prima volta in uno studio legale orientato al diritto societario. Una grande società legale viene comunemente intesa come uno studio operante a livello sovraregionale o internazionale che impiega un numero elevato di avvocati.

A differenza degli studi individuali classici o delle piccole società, le grandi società legali offrono un ambiente strutturato e un lavoro su incarichi altamente specializzati, il che comporta per i neolaureati sia notevoli opportunità sia specifiche implicazioni giuridiche e organizzative.

Assunzione e rapporto di lavoro

Fondamenti contrattuali

I neolaureati stipulano di norma con la grande società un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato. I contenuti dei contratti si rifanno generalmente alle disposizioni generali del diritto del lavoro del Codice Civile (BGB), in particolare ai §§ 611a e seguenti. Oltre alle clausole standardizzate, come il periodo di prova, la retribuzione e il diritto alle ferie, i contratti di lavoro nelle grandi società legali spesso contengono clausole particolari, tra cui divieti di concorrenza, obblighi di riservatezza (§ 43a comma 2 BRAO) nonché disposizioni sulle attività accessorie. La retribuzione per i neolaureati nelle grandi società di avvocati è generalmente nettamente superiore alla media di mercato, ma corrisponde a particolari requisiti in termini di prestazione lavorativa e flessibilità.

Periodo di prova e contratti a termine

Il periodo di prova è solitamente di sei mesi, durante il quale si applica un termine di preavviso ridotto. Spesso vengono utilizzati anche modelli contrattuali a due fasi, con una prima assunzione a termine di un anno, che dopo valutazione positiva può essere trasformata in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Settori di attività e gestione degli incarichi

Profilo dell’attività

Inizialmente, i neolaureati si occupano, sotto la supervisione di colleghi esperti, della trattazione di questioni giuridiche di diritto d’impresa. Le mansioni comprendono la ricerca, la redazione di pareri giuridici, l’assistenza nella redazione dei contratti e il supporto nella gestione dei clienti. Il contatto diretto con i clienti e l’autonomia aumentano con l’esperienza maturata e dopo valutazioni positive delle prestazioni.

Vincolo di incarico e dipendenza dalle direttive

Al neolaureato viene solitamente assegnato, nei primi anni, un partner o counsel abilitato a impartire direttive in qualità di supervisore. Un proprio portafoglio clienti si sviluppa generalmente solo dopo diversi anni di esperienza lavorativa, sempre che la grande società lo preveda.

Riservatezza e diligenza

I neolaureati nelle grandi società di avvocati sono particolarmente vincolati all’obbligo di riservatezza. Gli obblighi legali di riservatezza sono integrati da regole di compliance interne allo studio, che comprendono anche aspetti internazionali e la protezione dei dati (in particolare il GDPR).

Orario di lavoro, Work-Life-Balance e aspetti giuslavoristici

Regolamentazione dell’orario di lavoro

Il tempo di lavoro effettivo dei neolaureati nelle grandi società di avvocati supera spesso il monte ore settimanale concordato contrattualmente. Gli straordinari normalmente non vengono retribuiti separatamente, ma sono compensati dal salario. Un’organizzazione flessibile dell’orario di lavoro, ad esempio tramite modelli di home office o lavoro da remoto, è prevista contrattualmente in molte società legali, ma dipende dalla specifica situazione dell’incarico.

Tutela della salute e sicurezza sul lavoro

Si applicano le disposizioni sulla tutela del lavoro – in particolare la legge sull’orario di lavoro (ArbZG) e la legge sulla sicurezza del lavoro (ArbSchG). I neolaureati hanno diritto a ferie retribuite ai sensi della legge federale sulle ferie (BUrlG), anche se la prassi concreta può essere influenzata dalle esigenze aziendali.

Formazione, mentoring e pianificazione della carriera

Obbligo di formazione continua

Nelle grandi società di avvocati, i neolaureati sono tenuti a una formazione continua, ad esempio attraverso la partecipazione a eventi di formazione interni ed esterni. Gli obblighi di formazione servono al mantenimento e allo sviluppo della qualificazione professionale e sono collegati anche alle esigenze in materia di assicurazione della qualità.

Programmi di mentoring e sistemi di feedback

Un sistema strutturato di mentoring o feedback, che preveda incontri di valutazione e obiettivi regolari, sostiene il percorso professionale dei neolaureati. Il supporto sistematico da parte di colleghi esperti rafforza le competenze professionali e sociali e facilita l’integrazione e il lavoro di squadra.

Promozione e “Up-or-out”

Molte grandi società di avvocati adottano il cosiddetto principio “Up-or-out”. Dopo una fase di valutazione pluriennale si decide sulla conferma dell’assunzione con prospettiva di diventare partner. In assenza di promozione, il rapporto di lavoro termina generalmente con una separazione consensuale.

Etica professionale e responsabilità

Basamenti deontologici

I neolaureati nelle grandi società di avvocati sono soggetti alle normative deontologiche, in particolare al Bundesrechtsanwaltsordnung (BRAO) e al Codice deontologico per gli avvocati (BORA). Gli obblighi qui normati riguardano l’indipendenza (§ 43a comma 1 BRAO), la riservatezza e il divieto di rappresentanza di interessi contrastanti (§ 43a comma 4 BRAO).

Responsabilità verso i clienti

Con l’assunzione di incarichi per i clienti nasce anche per i neolaureati una responsabilità personale, in particolare nell’adempimento degli obblighi di diligenza e di informazione. Errori nella gestione degli incarichi possono comportare richieste di risarcimento. Lo studio fornisce di norma una corrispondente assicurazione professionale, il cui massimale minimo è previsto dalla legge.

Pari opportunità, diversità e aspetti sociali

Le grandi società di avvocati sono sempre più tenute a implementare politiche di diversity e pari opportunità. I neolaureati beneficiano di iniziative per la diversity che mirano alla parità di opportunità, all’inclusione e alla promozione di gruppi sottorappresentati. Misure di questo genere fanno parte delle strutture di corporate governance e dei programmi di compliance.

Conclusione

I neolaureati nella grande società di avvocati si muovono in un contesto giuridico e strutturale complesso che richiede particolari requisiti in termini di qualificazione, integrità, flessibilità e resilienza. Le condizioni di lavoro, deontologiche e interne all’azienda influenzano in modo determinante le possibilità di sviluppo individuale e incidono sia sulla carriera che sulla soddisfazione personale sul lavoro.


Vedi anche:

  • Società di avvocati
  • Contratto di lavoro
  • Obbligo di riservatezza
  • Codice deontologico
  • Assicurazione di responsabilità civile

Domande frequenti

Quali sono le particolarità giuslavoristiche che si applicano ai neolaureati nelle grandi società di avvocati?

Dal punto di vista del diritto del lavoro, i neolaureati nelle grandi società di avvocati sono solitamente impiegati come avvocati dipendenti o praticanti. Occorre considerare in particolare che, per i giuristi assunti a tempo pieno, si applica la legge sulla trasparenza delle condizioni contrattuali che impone di fissare per iscritto tutte le condizioni essenziali del contratto, quali orario di lavoro, retribuzione, ferie e termini di preavviso. L’AGG (Legge generale sulla parità di trattamento) protegge i neolaureati dalla discriminazione per sesso, provenienza o altre caratteristiche protette. Si applica inoltre la legge sull’orario di lavoro, sebbene, in virtù dello status deontologico e dell’accordo sull’orario fiduciario, negli studi legali siano spesso adottati modelli di lavoro flessibili. Per i praticanti occorre distinguere tra assunzione fissa e occupazione nell’ambito della pratica forense durante il tirocinio; in quest’ultimo caso si applicano regole diverse riguardanti retribuzione e orario di lavoro. I periodi di prova sono ammessi e prevedono per entrambe le parti un termine di preavviso ridotto. Da considerare specificamente anche l’obbligo di riservatezza professionale (§ 43a BRAO), che si applica fin dalla stipula del contratto, anche ai neolaureati.

Quali sono le norme di legge che regolano l’orario di lavoro per i giovani avvocati nelle grandi società di avvocati?

L’orario di lavoro dei neolaureati è in linea generale regolato dalla legge sull’orario di lavoro (ArbZG), che prevede un massimo di otto ore lavorative al giorno, estendibile fino a dieci ore purché vi sia un recupero del tempo. Nelle grandi società viene regolarmente adottato il cosiddetto “orario fiduciario”, ossia non vi è un controllo rigoroso dell’orario, senza però derogare ai limiti massimi di legge. Eccezioni possono essere previste caso per caso in base alla prassi aziendale o a disposizioni contrattuali specifiche, senza però superare i limiti di legge. Gli straordinari sono particolarmente frequenti e giuridicamente consentiti, purché regolati nel contratto di lavoro e rapportati in modo adeguato alla retribuzione base. Se non è prevista una remunerazione separata, deve essere stabilità chiaramente e con trasparenza una quota fissa per gli straordinari. La legge prevede inoltre pause e tempi minimi di riposo, che devono essere rispettati anche negli studi legali.

Quali diritti sono previsti in materia di ferie e recupero delle ore di lavoro?

I diritti alle ferie dei neolaureati sono inizialmente determinati dalla legge federale sulle ferie (BUrlG), che stabilisce un minimo di 20 giorni lavorativi all’anno (24 giorni lavorativi per una settimana di sei giorni). Nella maggior parte delle grandi società di avvocati, viene concordato contrattualmente un numero maggiore di giorni di ferie, generalmente compreso tra 25 e 30 giorni. Il diritto pieno alle ferie sorge solo dopo sei mesi di effettivo rapporto di lavoro. Il diritto al recupero delle ore lavorate oltre l’orario previsto sussiste solo ove previsto dal contratto di lavoro o dalla prassi aziendale. Se il godimento delle ferie non può essere concesso a causa di una cessazione del rapporto di lavoro, spetta un’indennità sostitutiva. Per i praticanti la situazione è diversa, poiché durante il tirocinio spettano solo giorni di ferie formativi. Le ferie residue devono essere usufruite entro periodi prestabiliti, altrimenti decadono secondo il § 7 comma 3 BUrlG. In casi eccezionali è possibile un trasferimento delle ferie fino al 31 marzo dell’anno successivo.

Come viene regolamentata legalmente la retribuzione?

La retribuzione dei neolaureati nelle grandi società di avvocati viene definita individualmente nel contratto, poiché non esiste un contratto collettivo per i giuristi dipendenti. Essa dipende dalla qualificazione, dal voto di laurea e dalla situazione del mercato. La legge sulla trasparenza delle condizioni contrattuali richiede che i criteri di retribuzione siano esplicitati nel contratto di lavoro. Di norma viene corrisposto un compenso fisso mensile; possono aggiungersi bonus e premi straordinari. L’accordo sui soli salari obiettivo è raro: più frequentemente vengono pattuite componenti variabili – ad esempio bonus legati al fatturato. Il pagamento degli straordinari deve essere esplicitamente regolamentato: spesso si concorda un forfait oppure viene concesso un compenso in ore di riposo. I praticanti ricevono generalmente un “contributo di sostentamento” o una “remunerazione per lo stage”, la cui entità viene descritta in contratto e che non comporta un vero rapporto di lavoro subordinato ai fini assicurativi.

Quali sono i doveri e le questioni di responsabilità per i neolaureati?

I neolaureati, come tutti gli avvocati dipendenti, sono obbligati a un’attenta e diligente gestione degli incarichi. Sono soggetti all’obbligo di riservatezza professionale (§ 43a BRAO) e all’obbligo di formazione continua (cfr. § 43a, co. 6 BRAO). Un parere errato può comportare una responsabilità verso il cliente; tuttavia, di norma, gli avvocati dipendenti sono coperti dall’assicurazione di responsabilità civile della società, che prevede un massimale minimo per legge (§ 51 BRAO), la cui adeguatezza deve essere garantita dal datore di lavoro. Il diritto di rivalsa del datore di lavoro verso il dipendente è strettamente limitato in ambito giuslavoristico e si applica solo in caso di dolo o colpa grave. Vi è inoltre l’obbligo di evitare conflitti di interesse. Le direttive del datore di lavoro devono essere seguite nei limiti del potere direttivo, purché non contrarie alla normativa deontologica o all’etica forense.

Quali tutele spettano ai neolaureati in tema di maternità, congedo parentale e parità di trattamento?

I neolaureati godono pienamente delle tutele previste dalla legge sulla tutela della maternità (MuSchG), dalla legge federale sul congedo parentale e sui sussidi parentali (BEEG) nonché dalla Legge generale sulla parità di trattamento (AGG). Le avvocate incinte nelle grandi società di avvocati sono in particolare protette contro il licenziamento dalla comunicazione della gravidanza fino a quattro mesi dopo il parto (§ 17 MuSchG). I termini e le prestazioni di tutela della maternità si applicano così come il diritto al congedo parentale, indipendentemente dallo status di neolaureato. Durante il congedo parentale, i dipendenti hanno diritto al rientro nel proprio posto di lavoro o in una posizione equivalente. I divieti di discriminazione dell’AGG valgono indipendentemente dall’anzianità o dal ruolo: ad esempio, la discriminazione nelle promozioni o negli aumenti di stipendio può essere contestata legalmente. I datori di lavoro sono obbligati a misure attive di prevenzione e protezione, tra cui la creazione di punti di reclamo.