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Carriera nel servizio pubblico dopo il praticantato

Definizione: carriera nel servizio pubblico dopo il praticantato

Als Carriera nel servizio pubblico dopo il praticantato si intende il percorso professionale all’interno del servizio pubblico che è aperto ai laureati e alle laureate di un praticantato, in particolare nel campo delle scienze giuridiche, dopo il superamento del secondo esame di Stato. I percorsi di carriera comprendono classiche carriere da funzionario pubblico e impieghi contrattuali presso enti federali, regionali e comunali. Il praticantato ricopre qui una funzione chiave quale servizio preparatorio per l’accesso alla carriera superiore.

Quadro giuridico del praticantato

Praticantato come servizio preparatorio

Il praticantato rappresenta un servizio preparatorio regolato per legge. Soprattutto nell’ambito delle scienze giuridiche, il praticantato dopo il primo esame di Stato è obbligatorio per poter essere ammessi al secondo esame di Stato (§ 5 DRiG – Legge federale sui giudici tedeschi). Fornisce competenze pratiche attraverso diverse fasi, ad esempio presso tribunali, procure e amministrazioni. I contenuti della formazione e la durata sono regolati dalle rispettive leggi sulla formazione giuridica dei Länder e da regolamenti aggiuntivi.

Requisiti di accesso

I principali requisiti di accesso al praticantato consistono nel superamento con successo del primo esame di Stato e nel possesso della cittadinanza tedesca o di una cittadinanza equiparata dell’Unione Europea. Per l’accesso diretto al servizio pubblico è necessario il superamento del secondo esame di Stato, che garantisce l’idoneità all’esercizio della magistratura (‘idoneità alla magistratura’ ai sensi dell’§ 5 comma 1 DRiG).

Percorsi di carriera nel servizio pubblico dopo il praticantato

Carriera di funzionario nella carriera superiore

La classica carriera nel servizio pubblico dopo il praticantato si svolge sotto forma di una carriera nella fascia superiore della funzione pubblica. La base giuridica per l’assunzione e l’avanzamento nei ruoli deriva dalle leggi sulle carriere dei funzionari federali (Bundesbeamtengesetz, BBG; Bundeslaufbahnverordnung, BLV) e dalle corrispondenti leggi dei Land.

Assunzione, nomina e periodo di prova

Dopo il superamento del secondo esame di Stato, i funzionari pubbliciin, a seconda delle necessità, possono essere nominati in un posto della carriera superiore (posizione iniziale: gruppo di retribuzione A 13). La nomina avviene tramite la consegna di un attestato di nomina; le condizioni giuridiche sono stabilite nella legge sullo status dei funzionari (BeamtStG) e nelle rispettive leggi dei funzionari. Prima della nomina a funzionario a vita è previsto un periodo di prova (di norma tre anni, cfr. § 10 BeamtStG), durante il quale vengono valutate idoneità, capacità e preparazione professionale.

Promozione e disciplina delle carriere

All’interno della carriera superiore esiste la possibilità di avanzamento professionale mediante l’attribuzione di incarichi di maggiore responsabilità. In questo contesto, è necessario osservare le disposizioni relative alla retribuzione e alla disciplina delle carriere. L’avanzamento è subordinato a valutazioni di servizio, impieghi regolamentati e misure di formazione continua (cfr. §§ 16-18 BLV). Le promozioni avvengono secondo il principio della scelta del migliore (§ 9 BeamtStG).

Ulteriori opportunità di carriera nel servizio pubblico

Procura e magistratura

I laureatiin con idoneità alla magistratura possono candidarsi a posti come giudici o magistrati, oppure come pubblici ministeri. I requisiti per l’assunzione e le procedure di selezione sono disciplinati dalla Legge federale sui giudici (DRiG), in particolare dagli §§ 12-15 DRiG. Anche qui, la nomina a funzionario pubblico in prova è requisito obbligatorio. Un successivo passaggio tra magistratura, amministrazione ed altri ambiti della carriera superiore è talvolta possibile (cfr. § 12 DRiG).

Amministrazione e ministeri

Oltre alle carriere di magistrato, si aprono anche posizioni nei ministeri, nelle amministrazioni regionali, negli organismi subordinati o anche nell’Unione Europea. L’assunzione avviene secondo le norme della disciplina delle carriere federali o regionali. Il ruolo da ricoprire è in genere attribuito alla fascia retributiva A 13 o a una fascia retributiva equivalente.

Servizio diplomatico e amministrazione federale

Anche il servizio diplomatico (Ministero degli Esteri, carriera diplomaticain) nonché gli enti federali (ad es. ministeri federali, Bundeskartellamt, Bundeskriminalamt) selezionano laureatidel praticantato per posizioni amministrative di alto livello. Questi sono soggetti a procedure di selezione e promozione specifiche e spesso a esami aggiuntivi e colloqui di selezione.

Rapporto di lavoro dipendente nel servizio pubblico

Oltre alla classica nomina a funzionario, i laureati possono anche accedere a un rapporto di lavoro subordinato secondo il contratto collettivo per il pubblico impiego (TVöD/TV-L). I requisiti per l’assunzione e le possibilità di sviluppo dipendono dalle regole contrattuali e dalle specifiche richieste della posizione.

Retribuzione e stipendio

La retribuzione nel servizio pubblico è determinata dalla Legge federale sulla retribuzione (BBesG) e dalle corrispondenti leggi dei Länder. La posizione iniziale nella carriera superiore è generalmente la fascia A 13. Per i dipendenti, l’inquadramento avviene secondo il TVöD/TV-L, anch’esso di solito nei gruppi di retribuzione più elevati (ad es. E 13).

Aspetti disciplinari e relativi al pubblico impiego

I dipendenti pubblici sono soggetti sia a norme di servizio sia a norme disciplinari. I diritti e i doveri dei funzionari sono regolati dal BeamtStG e da altre normative accessorie. Le misure disciplinari in caso di violazioni dei doveri sono dettagliate nella Legge federale sulla disciplina oppure nelle leggi disciplinari regionali.

Formazione continua, specializzazioni e possibilità di carriera

Per una carriera sostenibile nel servizio pubblico, esistono numerose norme e offerte di formazione e aggiornamento professionale, ad esempio attraverso la partecipazione obbligatoria a corsi di formazione (§ 42 BLV). Opportunità di avanzamento derivano dall’assunzione di posizioni direttive o dal passaggio a carriere speciali.

Cessazione e pensionamento

La cessazione del rapporto di lavoro nel servizio pubblico avviene con il pensionamento, la destituzione, le dimissioni volontarie oppure per motivi disciplinari. Le regole pertinenti per la pensione sono stabilite nella Legge sulla previdenza dei funzionari e nelle leggi pensionistiche regionali.

Tutela giurisdizionale e diritti di partecipazione

I dipendenti pubblici godono di un ampio sistema di tutela giurisdizionale, che consente di sottoporre a verifica decisioni amministrative mediante procedure di opposizione e ricorso. I diritti di rappresentanza e partecipazione del personale sono disciplinati dalle leggi sulla rappresentanza del personale.

Conclusione

La carriera nel servizio pubblico dopo il praticantato è regolamentata in modo completo dal punto di vista giuridico. Offre molteplici percorsi professionali nei settori della giustizia, dell’amministrazione, dei ministeri e di altri enti pubblici. I requisiti di accesso, la struttura e le opportunità di crescita professionale, i diritti e i doveri, così come la retribuzione e la tutela giurisdizionale, riflettono un quadro normativo complesso e conforme allo stato di diritto, che rende indispensabile una pianificazione e una preparazione mirate per l’ingresso e lo sviluppo della carriera.

Domande frequenti

Quali sono i requisiti giuridici per l’assunzione nel ruolo di funzionario dopo il praticantato giuridico?

Dopo il completamento del servizio preparatorio giuridico (praticantato), l’assunzione come funzionario pubblico in prova ai sensi degli §§ 9 ss. BeamtStG (Legge sullo status dei funzionari) richiede il rispetto di specifici presupposti giuridici. Tra questi rientrano, in particolare, il superamento con successo del secondo esame di Stato in giurisprudenza, la cittadinanza di uno Stato membro dell’UE o di una nazione equiparata (§ 7 BeamtStG), l’idoneità personale (ad es. affidabilità morale, fedeltà alla Costituzione come da § 7 comma 1 n. 2 BeamtStG), l’idoneità fisica – generalmente attestata da visite mediche d’idoneità -, nonché l’idoneità alla magistratura ai sensi dell’§ 5 DRiG (Legge federale sui giudici). Inoltre, vanno osservate le norme della legge regionale applicabile sul pubblico impiego e le eventuali prescrizioni per la disciplina delle carriere (ad es. limiti d’età secondo la normativa regionale). Il completamento integrale del praticantato sostituisce la formazione richiesta in altri percorsi professionali e, nella maggior parte dei casi, soddisfa i requisiti normativi di carriera.

In che misura esistono differenze giuridiche nella candidatura a un posto da funzionario tra autorità federali e Länder?

La candidatura per posizioni da funzionario, dopo il praticantato, è soggetta sia a norme federali che a regolamenti specifici dei singoli Länder. Sebbene il BeamtStG istituisca principi generali uniformi a livello federale, i singoli Länder disciplinano dettagli quali limiti d’età, procedure di selezione ed eventuali requisiti di ulteriori documentazioni tramite proprie leggi sul pubblico impiego (ad es. BayBG per la Baviera, LBG NRW per la Renania Settentrionale-Vestfalia). Per il livello federale (autorità soggette esclusivamente alla giurisdizione federale, ad es. ministeri federali), valgono inoltre disposizioni specifiche del Bundesbeamtengesetz (BBG). Per i candidati e le candidate ciò significa che devono conoscere e rispettare le norme locali pertinenti. I bandi, le procedure di selezione, i requisiti documentali e le scadenze possono quindi differire e devono essere verificati caso per caso sia nella legge di riferimento che nel bando stesso.

Quali sono le possibilità giuridiche, dopo il praticantato, per il passaggio al servizio superiore amministrativo non tecnico?

Chi desidera passare, dopo il praticantato, al servizio superiore amministrativo non tecnico necessita giuridicamente dell’idoneità per la carriera superiore, acquisita attraverso il superamento del secondo esame di Stato in giurisprudenza ai sensi degli §§ 7, 13 BLV (Regolamento federale sulle carriere) o delle relative regolamentazioni regionali. L’accesso avviene principalmente tramite concorsi secondo il principio della selezione del migliore ai sensi dell’art. 33 comma 2 GG e degli §§ 9, 14 BeamtStG. Inoltre, spesso si applicano requisiti specifici relativi alle carriere pubbliche (ad es. idoneità fisica, limiti d’età e cittadinanza tedesca o dell’UE). Un accesso immediato avviene generalmente tramite candidatura a posti banditi, in quanto non esistono generalmente riserve o favoritismi specifici per i laureati in praticantato giuridico.

Esistono limiti d’età legali per l’accesso al servizio pubblico dopo il praticantato giuridico?

Sì, la determinazione dei limiti massimi di età è regolamentata dalle rispettive leggi regionali sugli impiegati pubblici ovvero dalla Legge federale sui funzionari e varia tra i diversi Länder e la federazione. Ad esempio, il § 48 BBG e le corrispondenti disposizioni regionali prevedono che il limite massimo per l’assunzione sia generalmente tra i 40 e i 45 anni, anche se alcuni Länder prevedono limiti diversi o concedono eccezioni (ad es. per persone con disabilità o per periodi di maternità/paternità che giustificano una proroga). Il limite di età fa riferimento al momento della prima nomina a funzionario pubblico in prova. Il superamento di tale limite può in linea di massima escludere l’assunzione; tuttavia, in situazioni particolari, è possibile richiedere una deroga per motivi personali o di servizio, nel rispetto del divieto di discriminazione e del principio di uguaglianza.

Cosa bisogna considerare giuridicamente nel conferimento della qualifica di funzionario pubblico in prova dopo il praticantato?

La nomina a funzionario in prova, come previsto dall’§ 10 BeamtStG, rappresenta il primo passo verso l’assunzione permanente nel servizio pubblico. Dal punto di vista giuridico, va considerato soprattutto che durante il periodo di prova vengono ulteriormente valutate idoneità, capacità e rendimento del funzionario. Il periodo di prova dura, a seconda della carriera e del Land, generalmente tra tre e cinque anni e si conclude al più tardi alla scadenza del termine di legge o anticipatamente in caso di prestazioni eccezionali (§ 10 comma 2 BeamtStG). Durante il periodo di prova, la cessazione per mancato superamento della prova è legalmente ammessa (§ 34 comma 1 BeamtStG), ma all’interessato devono essere garantiti il diritto di essere ascoltato e una motivazione. Al termine con esito positivo e in presenza di idoneità accertata, si procede su richiesta alla nomina a funzionario a vita. Inoltre, in caso di problemi disciplinari, penali o di salute durante il periodo di prova, si applicano procedure speciali e particolari garanzie legali di tutela.

Quali disposizioni giuridiche valgono per la nomina a magistrato dopo il praticantato?

La nomina alla magistratura è disciplinata dalla Legge federale sui giudici (DRiG). Ai sensi dell’§ 5 DRiG, il requisito è l’idoneità alla magistratura, ottenuta con il superamento del secondo esame di Stato in giurisprudenza. L’assunzione come giudice in prova avviene secondo le leggi di attuazione regionali al DRiG tenendo conto di idoneità, capacità e preparazione professionale secondo l’§ 9 DRiG. La procedura di selezione deve rispettare il principio di cui all’art. 33 comma 2 GG (‘Bestenauslese’, cioè selezione del migliore). Anche per accedere alla magistratura esistono spesso limiti massimi di età e regolamenti per casi particolari. La nomina a magistrato a vita, di norma, richiede una ulteriore verifica di idoneità e di rendimento alla fine del periodo di prova; inoltre, trasferimenti, nomine e procedure di destituzione sono dettagliatamente regolamentati dal DRiG e dalla rispettiva legge regionale sulla magistratura.

Quali possibilità giuridiche esistono in caso di rifiuto della nomina a funzionario pubblico dopo il praticantato?

Nel caso di rifiuto della nomina a funzionario pubblico – ad esempio per carenza di idoneità fisica o morale, superamento del limite di età o risultati insufficienti – ai sensi dell’art. 19 comma 4 GG e delle pertinenti norme sul pubblico impiego e sul diritto amministrativo, esistono ampie possibilità di tutela giuridica. Contro la decisione di rigetto è possibile presentare ricorso, di norma entro un mese dalla comunicazione; successivamente, è possibile procedere con il ricorso giurisdizionale (ricorso al tribunale amministrativo ai sensi del § 40 VwGO). Nel procedimento giudiziario viene esaminata integralmente la legittimità del rifiuto, in particolare la corretta applicazione e interpretazione delle disposizioni di legge del BeamtStG, delle leggi regionali sui funzionari e del DRiG, nonché dei principi costituzionali quali la selezione del migliore e la parità di trattamento. Aspetti relativi al diritto d’asilo e al diritto europeo possono venire in rilievo in singoli casi.

Quali sono le conseguenze giuridiche in caso di dimissioni volontarie dal servizio pubblico dopo la nomina a funzionario in prova?

Un’uscita volontaria dal rapporto di servizio come funzionario in prova è sempre possibile tramite la presentazione di una richiesta di cessazione per iscritto (§ 22 BeamtStG). Il funzionario perde così, in linea di principio, immediatamente tutti i diritti e i doveri derivanti dal rapporto di pubblico impiego. Rilevante giuridicamente è la disciplina del periodo di sospensione prevista dal § 23 comma 3 BeamtStG, che riguarda in particolare la riassunzione nel servizio pubblico o i diritti alla pensione. Non maturano diritti pensionistici, poiché a tal fine è generalmente richiesta una durata minima di servizio nel rapporto a vita. I diritti acquisiti durante il periodo di prova relativi al trattamento di quiescenza o ai sussidi terminano con l’efficacia della cessazione. Qualora, dopo l’uscita, si intenda essere nuovamente impiegati nella pubblica amministrazione, l’assunzione è nuovamente soggetta ai requisiti di legge e alle procedure di selezione.